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Pubblicato nel numero: Anno XXXXI Luglio - Dicembre 2013 - Numero 74
Parole chiave: Tempo, Memoria, Cervello, Ricordo, Narrazione, Riminescenza, Malattie neurodegenerative, Identità, Stile di Vita, Memoria autobiografica, Demenza, Alzheimer
L’identità oltre i ricordi perduti: la demenza di Alzheimer
074_Sabrina Garolfi_Silvana Lerda_ITA
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ABSTRACT
La memoria autobiografica è quella funzione psicologica che permette a ognuno di noi di conservare le tracce del proprio passato, localizzandole in un tempo e in uno spazio preciso, per poi poterne usufruire in futuro. In tal senso, essa permette la costruzione, il mantenimento e la ricostruzione della propria identità nel passato-presente e futuro. La Demenza di Alzheimer è una patologia cerebrale degenerativa che comporta il progressivo e ineluttabile deficit di memoria, di tutte le memorie, anche di quella autobiografica, fino alla completa perdita dell’identità del Sé. Tuttavia, mentre la parte cognitiva lentamente si estingue, il pensiero, l’affettività e l’emotività possono ancora essere viventi. Ecco che il rispetto, la considerazione e l’ascolto empatico del mondo interno, nonché alcune strategie terapeutiche specifiche, che ben si prestano al modello adleriano, diventano strumenti in grado di salvaguardare il nucleo essenziale dell’identità del paziente demente.