EDITORIALE: il disagio adolescenziale interroga la psicoterapia
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ABSTRACT
Integrando la neuropsicologia con il pensiero e l’esperienza psicoanalitica, questo documento offre una nuova visione dell’inconscio che si allontana dalle concettualizzazioni più tradizionali. Piuttosto, sottolinea l’influenza sempre presente dei processi inconsci in corso su gran parte dei nostri comportamenti e stati mentali. È importante sottolineare che questa nuova comprensione si basa sull’unità funzionale del cervello / mente.
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ABSTRACT
L’articolo e il libro di E. Ginot riportano una revisione aggiornata e critica della ricerca neurofisiologica e le evidenze relative al concetto di inconscio. Questo oggi rappresenta uno dei cardini teorico-tecnici della psicoterapia psicodinamica. Emerge il concepimento a favore di un continuum tra funzionamento conscio e inconscio che va oltre il tradizionale pensiero psicoanalitico. Considerando come la profonda dinamica del processo di cambiamento riguarda principalmente gli aspetti inconsci, osserviamo come le abitudini inconsce spesso superino l’intenzione e la motivazione. Gli enactment, intesi come rappresentazione e azione del funzionamento emotivo inconscio, favoriscono nuove ipotesi su concetti consolidati come meccanismi di resistenza e transfert e controtransfert.
Queste prove sembrano utilizzabili e molto fertili per la psicologia individuale adleriana che identifica la
articolazione nel clinico tra stile di vita e stile terapeutico, nelle interazioni del terapeuta e
atteggiamenti pazienti e contrari come principale strumento di cambiamento.
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ABSTRACT
Il contributo intende proporre alcune riflessioni sulle evidenze in merito al trattamento dei disturbi della personalità nell’adolescenza. A partire da alcune considerazioni preliminari basate sull’esperienza clinica, abbiamo esaminato le pubblicazioni, che sono state indicizzate su Pub-Med negli ultimi decenni. Alcune indicazioni e linee di intervento basate sull’evidenza e orientate sono quindi riassunte. Infine, viene descritto il modello di trattamento del Centro DPAA (ASL TO4, Settimo T.se, TO), con particolare riferimento alla psicoterapia psicodinamica adleriana breve sequenziale (SB-APP).
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ABSTRACT
Proprio come l’attività di “gioco” consente ai bambini di esprimere inconsciamente aspetti del proprio mondo interno ed esterno, anche i videogiochi garantiscono questo risultato, in quanto sono un “gioco” in ogni modo, ma sono accessibili a utenti di età superiore a quella infantile. Inoltre, i videogiochi sono diventati un oggetto sempre più esplicito di comunicazione tra i giovani, le cui immagini sembrano assimilare sempre più elementi tipici del mondo dei videogiochi.
La terapia attraverso i videogiochi consente agli utenti di iniziare un lavoro psicologico su se stessi, sviluppandosi immediatamente buona conformità con il terapeuta. In effetti, i bambini sono generalmente felici di poter parlare del mondo di videogiochi con coloro che si prendono cura di loro. Inoltre, si sentiranno motivati a mantenere l’attività
e nel muoversi verso gli obiettivi terapeutici concordati, grazie alle proprietà intrinsecamente stimolanti del
videogioco. L’impostazione mette gli utenti a proprio agio, ricreando un ambiente sicuro, o quello della propria camera da letto o della propria play station, accomodante e protettivo anche per chi teme il confronto sociale.
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ABSTRACT
Numerosi e sempre più gravi sono i problemi che colpiscono i giovani durante la crescita. È necessario non sottovalutare il problema sia per la sofferenza e i rischi per la vita e la salute dei giovani, sia per le difficoltà di sviluppo che questi problemi possono portare alle generazioni future, con gravi rischi per l’evoluzione sociale. Gli adolescenti sperimentano sempre più problemi di sofferenza psicologica e questo si manifesta con comportamenti patologici di vario genere: dalla prostituzione all’abuso di droghe o alcolici alla depressione, atti autolesionistici o anticonservativi. Sono frequenti anche comportamenti aggressivi verso gli altri, come il bullismo, la violenza di gruppo, compresa la violenza sessuale, fino alla violenza interna. Fenomeni del genere poiché anche le nuove dipendenze da Internet e dal gioco d’azzardo online sono insidiose. Per capire come possono svilupparsi le manifestazioni a rischio, è necessario capire come si sviluppa l’adolescente e identificare il ruolo del famiglia nella gestione della crisi adolescenziale. Durante lo sviluppo psicologico dell’adolescente, l’educazione e le carenze emotive della famiglia non resistono alle esigenze e alle sfide sempre più complesse della nostra società, nonché ai fattori stressanti e talvolta traumatici che gli adolescenti affrontano. Tra le risorse più importanti per arginare queste difficoltà, aiutare la famiglia rappresenta un elemento fondamentale in prevenzione e nel percorso di trattamento. Gli interventi sulla famiglia sono estremamente importanti per ridurre gli sfortunati risultati. Alcune prove incoraggianti sottolineano come rappresentino tali interventi una reale possibilità di prevenzione delle malattie mentali in età adulta con evidenti benefici economici e sociali. Possono essere rappresentati da una semplice consulenza familiare o da terapie della famiglia o della coppia dei genitori nei casi in cui la relazione tra i genitori presenta problemi difficili da superare compromettere il loro ruolo nei confronti dei bambini, in particolare nel pre-adolescente e nella prima adolescenza sviluppo. Gli interventi sui bambini possono invece essere rappresentati da una consulenza mirata, individuale o psicoterapia di gruppo, attivata anche attraverso i mezzi tecnologici alla loro portata.